Ricevo:
Cari colleghi e amici,
Il fumetto in Italia è nato un secolo fa, la legge sul diritto d’autore è del 1941: tutte le forme espressive e artistiche vi sono state inserite e tutelate, ma non la nona arte. Ne consegue che la categoria degli autori di fumetti è tutelata dalla Legge per derivazione, ma mai nominata nello specifico, come succede per la musica, il cinema, la fotografia, ecc...
Questo vuoto legislativo, ovviamente, ha finito con l’innescare anomalie sia nella parte autorale sia in quella imprenditoriale, rendendo assolutamente necessaria un’integrazione di Legge che elimini la lacuna, riconoscendo, di fatto, la categoria e creando un principio indiscutibile di tutela.
Per ben due legislature, nel 2000 e nel 2004 sono stati presentati specifici progetti di legge condivisi e sottoscritti da decine di deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari, nessuno escluso. Malgrado ciò, tuttavia, finora nulla si è concretizzato.
Alla battaglia intrapresa dagli autori di fumetti italiani hanno deciso di dare la loro personale adesione scrittori del calibro di Umberto Eco (“Il nome della rosa”) e di Vincenzo Cerami (coautore con Roberto Benigni de “La vita è bella”). Mi permetto, perciò, di chiedere il vostro sostegno (è sufficiente che mi scriviate una frase, una parola d’incoraggiamento, una testimonianza della vostra solidarietà) per una battaglia civile, affinché vengano riconosciuti anche in Italia la categoria degli autori di fumetti e il diritto d’autore per le opere a fumetti. Un diritto riconosciuto e ampiamente garantito non soltanto in Francia, ma in tutte le legislazioni europee.
Eugenio SICOMORO
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Ecco, detto tutto, se qualcuno di voi ha da dire qualcosa in merito può contattare Eugenio qui:
Grazie per la cortese attenzione.
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